
Sono online i video della lezione di mercoledì 11 dicembre. La lezione è stata divisa in 4 parti:
- Lettura e commento del fr. 43 K. di Cratino (ὁ δ᾽ ἠλίθιος ὥσπερ πρόβατον βῆ βῆ λέγων βαδίζει), dal quale Erasmo da Rotterdam ha ricostruito il corretto suono antico del beta (che a partire dal greco bizantino suona “v”, anziché “b”).
- Lettura e commento del fr. 196, 1 West di Archiloco (ἀλλά μ’ ὁ λυσιμελὴς ὦταῖρε δάμναται πόθος), nel quale il poeta di Paro si rivolge a un compagno di eteria (ὦταῖρε) per lamentare l'effetto struggente del desiderio d'amore. Si fa riferimento anche al rito del simposio e alla funzione che assolve nel mondo greco arcaico.
- Lettura e commento del fr. 193 West, nel quale Archiloco esprime lo strazio estremo che gli deriva da un desiderio d'amore (πόθος) lancinante che lo trapassa da parte a parte e lo lascia senza vita (ἄψυχος). Si discute anche del significato della parola ψυχή.
- I suoni della lingua greca: si passano in rassegna le vocali (lunghe e brevi) e si propone una classificazione delle consonanti sulla base dell'organo fonatorio che le produce.
Per quel che riguarda il problema della pronuncia in italiano delle parole greche, cui abbiamo accennato nella lezione del 4 dicembre scorso, mi permetto di segnalare due articoli che ho scritto qualche tempo fa sul blog:
Graeca per Ausoniae fines sine lege vagantur
Lo “strano caso” di Orfeo ed Euridice
piacevole ripasso
Sono d’accordo.